Le malattie reumatiche come artrite reumatoide (RA), spondilite anchilosante (AS) e artrite psoriasica (PsA) sono condizioni autoimmuni croniche caratterizzate da infiammazione persistente e stress ossidativo. Questi processi, se non controllati, portano a danno articolare, dolore cronico e ridotta qualità della vita.

Negli ultimi anni la ricerca ha evidenziato come la dieta possa rappresentare un importante fattore ambientale capace di modulare l’infiammazione e sostenere il benessere generale dei pazienti.


Infiammazione, stress ossidativo e microbiota

Le malattie reumatiche sono caratterizzate da un eccesso di citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-6, IL-1β) e da uno squilibrio redox che genera danni cellulari.
Un altro elemento chiave è il microbiota intestinale, che svolge un ruolo di mediazione tra dieta e sistema immunitario. La disbiosi intestinale può aumentare la permeabilità intestinale e favorire la produzione di citochine infiammatorie come IL-17 e IL-23.


Diete con evidenze di beneficio

Diversi approcci alimentari hanno mostrato un impatto positivo su RA, AS e PsA:

  • Dieta mediterranea: ricca di olio d’oliva, pesce, fibre, polifenoli e vitamine C ed E. Riduce la proteina C-reattiva (CRP), migliora gli indici di attività di malattia e sostiene un microbiota sano.
  • Dieta ipocalorica: particolarmente utile nei pazienti con artrite psoriasica in presenza di obesità. Riduce le adipochine infiammatorie, lo stress ossidativo e l’attività della malattia.
  • Dieta povera di amidi: in alcuni casi di spondilite anchilosante, limita la crescita di Klebsiella pneumoniae, batterio associato all’infiammazione, contribuendo a ridurne la progressione.

Nutrienti chiave da privilegiare

Al di là del modello dietetico, alcuni nutrienti sono particolarmente efficaci nel contrastare infiammazione e stress ossidativo:

  • Omega-3 (EPA e DHA): riducono mediatori pro-infiammatori e regolano il pathway IL-23/IL-17.
  • Fibre: stimolano la produzione di acidi grassi a corta catena (SCFA) come butirrato e propionato, che hanno effetti anti-infiammatori.
  • Polifenoli (resveratrolo, catechine, idrossitirosolo): modulano i processi ossidativi e le vie di segnalazione dell’infiammazione.
  • Vitamine C ed E: neutralizzano i radicali liberi e proteggono le cellule dai danni ossidativi.

Conclusioni

L’alimentazione non sostituisce i farmaci, ma rappresenta un potente strumento di supporto terapeutico.
Un regime dietetico equilibrato, ricco di nutrienti antinfiammatori e personalizzato sul paziente, può migliorare i sintomi, ridurre i processi infiammatori e aumentare la qualità della vita.


📖 Fonte: Kupczyk, D. et al. (2025). The Role of Diet in Modulating Inflammation and Oxidative Stress in Rheumatoid Arthritis, Ankylosing Spondylitis, and Psoriatic Arthritis. Nutrients, 17(1603). https://doi.org/10.3390/nu17091603