La vitamina D è un pro-ormone liposolubile prodotto principalmente a livello cutaneo grazie all’esposizione ai raggi solari e, in minor parte, introdotto attraverso la dieta o integratori. Dopo due idrossilazioni, rispettivamente nel fegato e nel rene, viene convertita nella sua forma biologicamente attiva (calcitriolo), che si lega al recettore nucleare VDR (Vitamin D Receptor) presente in numerosi tessuti, inclusi pancreas, muscolo, fegato e cellule immunitarie.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato che la vitamina D svolge funzioni extra-scheletriche di grande rilievo: riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie, migliora la sensibilità all’insulina, regola il metabolismo lipidico e modula la risposta immunitaria.


Vitamina D e resistenza insulinica

Diversi studi hanno riscontrato una correlazione inversa tra i livelli sierici di vitamina D e l’indice HOMA-IR, indicativo di resistenza insulinica. L’obesità rappresenta un fattore di rischio per l’ipovitaminosi D, a causa di minore esposizione solare, dieta squilibrata e sequestro della vitamina nel tessuto adiposo.
L’integrazione con vitamina D può migliorare la sensibilità all’insulina, anche se gli studi clinici disponibili presentano risultati non sempre concordi.


Diabete mellito di tipo 2

Nei pazienti con diabete di tipo 2, i livelli di vitamina D sono spesso ridotti. Essa agisce favorendo la secrezione di insulina, aumentando la sensibilità dei recettori insulinici e migliorando il metabolismo dei lipidi. Inoltre, la vitamina D può contribuire a ridurre le complicanze micro- e macrovascolari, come retinopatia, neuropatia, nefropatia e aterosclerosi.
Le meta-analisi disponibili mostrano un miglioramento di alcuni parametri (HbA1c, insulina, HOMA-IR) dopo supplementazione, anche se non tutti i trial clinici hanno confermato tali effetti.


Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune caratterizzata dalla distruzione delle cellule β pancreatiche. La vitamina D, attraverso l’azione sul VDR espresso nelle cellule immunitarie, regola la risposta immunitaria e favorisce la tolleranza.
La sua carenza nei primi anni di vita è stata associata a un aumentato rischio di autoimmunità contro le cellule pancreatiche. Tuttavia, gli studi interventistici sulla supplementazione nei soggetti già affetti mostrano risultati ancora inconcludenti.


Diabete gestazionale

Durante la gravidanza, i livelli di vitamina D aumentano fisiologicamente, ma la carenza è comunque frequente. Il corretto apporto di vitamina D contribuisce a ridurre infiammazione e stress ossidativo e a migliorare la sensibilità insulinica.
La supplementazione, secondo diversi studi, può migliorare il controllo glicemico e il profilo lipidico, riducendo il rischio di complicanze materno-fetali. Tuttavia, l’eterogeneità dei dati disponibili non consente conclusioni definitive.


Sindrome metabolica e malattie cardiovascolari

La carenza di vitamina D è stata associata a obesità, ipertensione, dislipidemia, aterosclerosi e aumento del rischio cardiovascolare. La vitamina D esercita un effetto protettivo attraverso diversi meccanismi: riduzione dello stress ossidativo, modulazione del sistema renina-angiotensina e miglioramento della funzione endoteliale.
Sebbene alcuni studi clinici abbiano mostrato benefici della supplementazione sui parametri glicemici, pressori e infiammatori, i risultati restano non uniformi.


Conclusioni

La vitamina D rappresenta un elemento chiave nel mantenimento dell’equilibrio metabolico e cardiovascolare. La sua carenza è associata a resistenza insulinica, diabete (di tipo 1, 2 e gestazionale), sindrome metabolica e patologie cardiovascolari.
Nonostante i dati sperimentali e osservazionali supportino un ruolo protettivo, i risultati clinici relativi alla supplementazione restano contrastanti. Sono necessari ulteriori studi di lunga durata e su larga scala per chiarire l’effettiva efficacia della vitamina D come strumento preventivo e terapeutico.


Referenza

Argano C., Mirarchi L., Amodeo S., Orlando V., Torres A., Corrao S.
The Role of Vitamin D and Its Molecular Bases in Insulin Resistance, Diabetes, Metabolic Syndrome, and Cardiovascular Disease: State of the Art.
International Journal of Molecular Sciences, 2023, 24(20), 15485. https://doi.org/10.3390/ijms242015485